COME COLTIVARE LA STRELITZIA

L’uccello del paradiso è una pianta tropicale dal fascino intramontabile, ma non difficile da coltivare a casa nostra.

Strelitzia reginae (Pixabay.com)

La Strelitzia è una pianta estremamente coreografica, conosciuta anche come “uccello del paradiso” per i magnifici fiori che ricordano il volatile dai colori sgargianti. È originaria del Sudafrica e per prosperare necessita di un clima caldo e di molte ore di sole, proprio come il banano, pianta che ricorda nelle foglie e nel portamento. La vedremo prosperare in piantagioni di massa, dunque, in condizioni particolarmente favorevoli come in alcune zone della Sardegna, ma è possibile coltivarla anche in vaso rispettando alcuni accorgimenti.

La Strelitzia
Vigorosa e a crescita rapida, la Strelitzia non ha tronco ma è caratterizzata da foglie erette che raggiungono i 45 cm di lunghezza e si trovano alla sommità di steli che emergono direttamente dal terreno e possono raggiungere i 2 metri di altezza. La specie più conosciuta e coltivata è la Strelitzia reginae, i cui fiori spuntano da una spata a forma di becco di airone e non possono passare inosservati data la combinazione di colori arancione, giallo e blu intenso. Più particolare è la Strelitzia nicolai, dotata di un falso tronco simile a quello del banano, che ha fiori più grandi, di colore bianco.

Come coltivare la Strelitzia
La Strelitzia può essere coltivata in serra o anche all’aperto nelle zone dal clima particolarmente mite, dove le temperature invernali non scendono sotto lo zero o lo fanno solo per brevi periodi. In questi casi è sufficiente posizionarla in una zona riparata dai venti, coprire i fusto con pacciame, foglie o paglia e ripararla sotto un telo traspirante.

Strelitzia nicolai (pixabay.com)

In zone in cui l’inverno è più rigido, invece, è necessario trasportare la pianta all’interno, idealmente a una temperatura di almeno 15 gradi. Questa operazione può essere resa difficile dalle dimensioni della pianta, che può sfiorare i 2 metri di altezza.

In generale, però, la pianta impiega dai 3 ai 5 anni a maturare prima di fiorire, tempo in cui ha bisogno di essere rinvasata annualmente (un fiore tra i 90 e i 120 cm avrà bisogno di un vaso da 25 cm, uno tra i 150 e i 180 cm di un vaso da 35 cm). Il terriccio giusto da usare è ricco di compost e ben drenato.

Strelitzia reginae (pixabay.com)

Luce e acqua
La Strelitzia ha bisogno di luce solare intensa. Quella solare diretta non le nuoce, a meno che sia quella del mezzogiorno estivo in zone particolarmente meridionali che può danneggiare le foglie più giovani. In casa, l’ideale è una stanza rivolta a sud-est o sud-ovest, sconsigliata, invece, l’esposizione a nord. Questa pianta ha origine tropicale, quindi gradisce un’umidità elevata. Il terreno va tenuto costantemente umido, dunque in primavera ed estate l’ideale è controllarlo ogni giorno in modo che non si asciughi troppo, anche perché l’umidità viene rilasciata nell’aria anche attraverso le foglie. Può essere una buona idea quella di nebulizzarla ogni tanto con dell’acqua nei periodi di particolare caldo e quando l’aria è molto secca.

Nutrimento
Per una Strelitzia rigogliosa è bene utilizzare del fertilizzante liquido 2 volte al mese in primavera ed estate, mentre solo una volta al mese o più raramente in inverno.

POSSIBILI PROBLEMI
Mancata fioritura della Strelitzia
La Strelitzia impiega almeno 4 o 5 anni per fiorire. Se stenta a farlo può essere perché non riceve abbastanza luce intensa e diretta. È necessario assicurarsi quindi di fornirgliela almeno per 6 ore e di bagnarla appena il terreno si asciuga.

Foglie appassite o imbrunite
Può essere sintomo di marciume radicale, causato da un fungo che prospera quando il terreno è troppo bagnato e lo rimane per un periodo prolungato. Si può rimediare a ciò eliminando dalle radici le parti ammuffite e applicando un funghicida, prima di rinvasare in un vaso sterilizzato e con terriccio fresco e drenante.

Strelitzia caudata (pixabay.com)

Foglie ingiallite o arricciate
Se molte foglie ingialliscono o si arricciano può essere a causa della mancanza di umidità o di sostanze nutritive. Se si tratta di una sola foglia ogni tanto è quasi certamente conseguenza del ciclo di vita della pianta, quindi non deve preoccupare.

Foglie fessurate
Se la pianta è all’aperto è molto probabile che le foglie presentino fessure o lacerazioni in gran parte dovute al vento. Ciò è naturale e funzionale a far circolare l’aria tra le foglie e le radici, scongiurando l’arrivo di muffe e parassiti.

Altre specie di Strelitzia
Oltre alla S. reginae, la più diffusa e coltivata, anche in serra per la produzione di fiori recisi, e alla S. nicolai, a fiore bianco, esistono altre specie più rare come la S. juncea, particolare perché priva di lame fogliari, ma dagli steli che sembrano canne punteggiate di fiori. La S. reginae “Humilis”, invece, è di dimensioni minori, cresce fino a 90 cm circa, mentre la S. reginae “Ovata” ha foglie arrotondate. La S. regiane “Glauca” è una varietà che ha foglie e steli di colore tendente al grigio. Infine, esiste anche una Strelitzia gigante che supera i 7 metri di altezza, la S. caudata, che cresce solo alle altitudini più elevate dell’Africa meridionale.

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