Rose, ortensie e altri arbusti hanno bisogno di qualche attenzione in questo periodo per risplendere nella luce della bella stagione.
Facciamo i conti con un meteo molto instabile in questi giorni, e a sprazzi di cieli tersi e sole tiepido si alternano giornate di pioggerella insistente. Le temperature, però, sono decisamente dolci e il calendario non mente: tra pochissimo inizierà la primavera e c’è un lavoro in giardino che non si può rimandare se ci si vuole godere la fioritura in tutto il suo splendore. Stiamo parlando della potatura, in particolare quella di rose e arbusti decidui.
Le rose
Il periodo giusto per questa operazione è la fine dell’inverno, quando è ormai improbabile il rischio di gelate tardive. Le rose vanno potate non solo per rinvigorirne i rami, ma anche per alleggerirle dei rametti secchi o danneggiati ed eliminare quelli troppo esili o che sono cresciuti formando un intrico disordinato. In questo modo si favorisce il passaggio di luce e aria e si promuove una crescita armoniosa e una fioritura abbondante.
Per procedere avremo bisogno di guanti robusti e di due paia di cesoie affilate. Meglio lavorare con due strumenti in modo da non usare lo stesso per cespugli diversi, ma alternarli depositando quello che non si usa in un bagno di acqua e alcool in modo da disinfettarlo ed evitare di trasmettere eventuali malattie fungine.
Dove potare? Per accorciare i rami, quando si è individuata la posizione adeguata, si sceglie un punto un centimetro sopra una gemma rivolta verso l’esterno e si esegue un taglio obliquo lasciando la porzione più lunga di ramo sopra la gemma. In questo modo, l’acqua piovana scivolerà via dal taglio evitando il rischio di ristagno, e dunque l’insorgere di malattie.
Al termine, è bene irrorare tutta la pianta con un prodotto fungicida a base di rame, oltre che concimare con un fertilizzante organico in modo da dare energia per la crescita primaverile. Se alla base della pianta la pacciamatura invernale è ormai andata persa è una buona idea ripristinarla in modo da evitare la crescita di erbacce, proteggere dagli ultimi freddi e regalare una dose ulteriore di nutrimento.
Nel corso della stagione della fioritura è bene eliminare le corolle sfiorite per stimolare la nascita di nuovi boccioli. Bisogna tagliare lo stelo sopra un gruppo di cinque foglioline, in modo da ottenere una crescita decisa. Nel caso delle rose rugose o delle rose antiche a fiore semplice, invece, si può decidere di mantenere i fiori appassiti perché saranno seguiti da belle bacche che resteranno sulla pianta durante l’inverno.
Le ortensie
Nel caso di ortensie che producono fiori sui rami dell’anno precedente (ad esempio macrophylla e quercifolia) le gemme sono già presenti sui rami. Con la primavera le gemme si ingrossano e danno vita ai rami che fioriranno. Bisogna evitare di esagerare per non compromettere l’abbondanza della fioritura.
Usando cesoie pulite, come nel caso delle rose di cui abbiamo parlato sopra, si eliminano i rami secchi o danneggiati e quelli che creano “confusione” sulla pianta, dunque che si incrociano o puntano verso l’interno. Il taglio deve essere inclinato verso l’esterno, anche in questo caso per far scivolare via velocemente l’acqua.
Le camelie
Le camelie vanno potate dopo la fioritura, in modo da stimolare quella dell’anno successivo. Se la pianta è sana, è bene effettuare una potatura di contenimento, volta cioè a mantenere la forma tondeggiante e compatta. Si eliminano, cioè, eventuali rami secchi o spezzati e quelli che sono cresciuti troppo o in direzione disarmonica.
Se la pianta è palesemente malata, si può optare per una potatura drastica a pochi centimetri da terra che potrà permetterle di ricrescere con maggiore vigore. Dopo la potatura, anche nel caso della camelia, va applicato un antiparassitario e il terreno va arricchito con una generosa manciata di concime per piante acidofile.
Arbusti decidui
Le varietà che fioriscono in estate (Ibischi e buddleye, ad esempio) possono essere potate all’inizio della primavera, mentre per quelle che fioriscono all’inizio della primavera (lillà, forsizie) è meglio aspettare dopo la fioritura per intervenire.
Chi non amasse questo tipo di interventi, poi, può organizzarsi scegliendo piante a crescita lenta, che hanno bisogno di pochissima manutenzione come il Taxus x media Hicksii (tasso) o l’Osmanthus fragrans.
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