LEFTY GARDENS AL LANDSCAPE FESTIVAL 2024

DOVEBergamo
NAZIONEItalia
TIPOLOGIATemporary garden
QUANDOSettembre 2024
INFOlandscapefestival.it

ORDIGNO, il progetto che abbiamo ideato con il landscape designer Emanuele Minicuci, ha ricevuto la menzione speciale Selezione di idee green design 2024 nell’ambito della prestigiosa manifestazione che si tiene ogni anno a Bergamo.

SCHEDA DEL PROGETTO

TITOLO
Ordigno
TEMA
Facing the crisis

CARATTERI PLANIMETRICI

La geometria progettuale trae spunto dall’impatto dell’ordigno, una forma organica che non altera la funzionalitĂ  del sito e si presta a dialogare con gli alberi esistenti, che assumono il ruolo di superstiti. Il visitatore è invitato ad attraversare l’allestimento, affinchĂ© ne venga coinvolto emotivamente.
SICUREZZA
Disposizione planimetrica con libero passaggio di mezzi di servizio e soccorso
Dune con struttura sottostante (rete metallica) che eviti scivolamenti e smottamenti
Sistemi anti ribaltamento di arbusti e alberi
Percorsi agevoli e pianeggianti
LUCI
Un unico punto luce nel punto d’impatto, a rappresentare simbolicamente lo scoppio iniziale.
SUOLO
Materiali a basso impatto e riutilizzabili
Dune: sottostruttura in elementi plastici riciclati, rete metallica finitura con terra e pacciamatura.
Percorsi: materiale sciolto naturale (vedi immagine)
Perimetro: bordi a contenimento in legno o plastica.
Telo in polietilene a protezione di pavimentazione esistente

IL CONCEPT 

Da quando l’homo sapiens fa la sua comparsa, 200.000 anni fa, ai disastri naturali bisogna aggiungere quelli indotti: guerre, inquinamento, consumo di risorse, calamità che hanno ricadute progressivamente peggiori su qualità di acqua e aria, temperature, ecosistemi, fino alla totale irreversibilità dei processi.

Il progetto vuole rappresentare un frammento di territorio bombardato e le dinamiche che entrano in gioco nei mesi successivi alla deflagrazione. Il suolo è avvelenato da oli e metalli, le sostanze tossiche raggiungono la falda, fertilità e biodiversità sono azzerate, insetti e vertebrati spazzati via.

La vegetazione
Siamo in territorio italiano. Le piante pioniere colonizzano l’area con valeriana rossa e tasso barbasso, che preparano la strada alle specie seguenti, un recupero ambientale che richiede centinaia di anni per compiersi.

La vegetazione nei pressi del cratere fotografa la resilienza come reazione all’evento traumatico. Corbezzoli, lecci, castagni, eriche – specie con capacità di rigenerarsi dopo un incendio – emettono polloni basali dalle ceppaie annerite.

Cisti e ginestre si rigenerano per seme, che il fuoco scalfisce quanto basta perchĂ© si attivino alla prime piogge. Compaiono i funghi, la legna si decompone, il suolo ricostruisce la flora microbica… la natura cerca il suo equilibrio, incurante della follia umana.

TAVOLE DI PROGETTO

SUGGESTIONI


CHERNOBYL
La zona radioattiva di Chernobyl. Il territorio potrĂ  essere ripopolato tra circa 300 anni. (Foto Unsplash.com)

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