Lefty Gardens è tra i protagonisti del 24imo Festival Internazionale dei Giardini di Chaumont-sur-Loire con un woodland garden rigoglioso e pieno di vita.
Lo studio di landscape design di Davide Cerruto e Walter Coccia tra i protagonisti del 24º Festival dei Giardini di Chaumont-sur-Loire con un progetto interamente Made in Italy, dalla progettazione alla realizzazione. Stigma, questo il nome del giardino, è stato realizzato con la collaborazione dell’architetto paesaggista Arianna Tomatis e la fornitura di piante dei vivai partner Coplant di Canneto sull’Oglio (Mn) e Antica Pieve di Bedizzole (Bs)
Nella Francia centrale, non lontano dalle cittadine di Amboise e Blois, c’è un luogo unico, che unisce l’indubbio fascino delle regge francesi, patrimonio UNESCO, con l’arte e la poesia di giardini bellissimi e spesso visionari. Stiamo parlando del Domaine de Chaumont-sur-Loire, un meraviglioso parco che si sviluppa attorno all’omonimo castello, che ogni anno ospita il Festival Internazionale dei Giardini. Giunto alla 24ma edizione, il Festival sarà visitabile fino al 3 novembre prossimo.
Luogo di creatività e sperimentazione, la tenuta di Chaumont è un unicum nel circuito dei castelli della Loira, perché accoglie i migliori paesaggisti in un vero e proprio sancta sanctorum dedicato alla loro arte e dà loro modo di osare e interpretare nuovi modi di fare paesaggio.
Siamo felici di essere quest’anno tra i progettisti selezionati – solo due italiani – tra le centinaia di candidature giunte da tutto il mondo. Il tema scelto per l’edizione 2024 è “Giardino fonte di vita”, un fil rouge evocativo e poetico ma attualissimo, che ci richiama alla nostra responsabilità verso il creato.
FONTE DI VITA: RIPENSIAMO IL GIARDINO
Strisciano, ronzano, scavano, volteggiano. Sono gli insetti, per noi creature quasi invisibili, per la natura insostituibili lavoratori a tempo pieno. Una categoria di esseri viventi che contribuisce più di ogni altra al bene comune: gli insetti sono centrali nella catena alimentare, concorrono all’impollinazione, riciclano i nutrienti dagli organismi, rendono fertile il suolo, innescano meccanismi di lotta biologica. E l’elenco potrebbe continuare. Senza la loro infaticabile opera, il mondo sarebbe una landa sterile e depressa. Eppure, gli insetti stanno scomparendo – o perlomeno diminuendo drasticamente per specie e numero – tra l’indifferenza generale, e le conseguenze di questa tendenza possono essere drammatiche.
È giunto il momento di guardare in faccia il problema. Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare il giardino antropocentrico e ripartire dalle basi per arrivare a un nuovo modello di giardino che mette al centro gli habitat e la biodiversità e ristabilisce un equilibrio diventato precario. Questo è l’obiettivo che tutti dobbiamo prefiggerci a partire da … oggi. Se il giardino è il luogo della natura per eccellenza, riportiamolo a quella ovvia funzione: uno spazio nel quale i regni animale, vegetale e minerale coesistono in armonia. Un giorno potremmo addirittura scoprire che non è solo un giardino possibile, ma è anche un luogo piacevole dove trascorrere il proprio tempo.
IL PROGETTO STIGMA
Dalla nostra riflessione e dalla nostra volontà di partecipare al cambiamento nasce, inevitabile e urgente, l’idea che abbiamo proposto al Festival: un bosco giardino brulicante di vita dalla canopia fino al sottosuolo. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’architetto Arianna Tomatis, si chiama “Stigma” – il nome dell’apertura tracheale che gli insetti usano per respirare, elemento che li distingue dai vertebrati, che invece ne sono sprovvisti – ma non si concentra solo sugli insetti. Rappresenta, infatti, un bug hotel “diffuso” pronto ad accogliere un gran numero di questi, ma anche mammiferi e volatili, perché la natura non lavora a compartimenti stagni ma punta all’interazione e all’equilibrio.
Dall’osservazione dei lombrichi, simbolo della fertilità del suolo, nascono le forme sinuose dei camminamenti e dei passaggi a spirale che introducono il visitatore verso un itinerario disseminato di punti di interesse: un laghetto con vegetazione di sponda, tane di mammiferi tra i cespugli, nidi di volatili appesi agli alberi, radure e aree di sosta in mezzo al verde. Il giardino creato è per sua vocazione un ambiente in equilibrio tra piante e animali, efficiente sotto ogni aspetto (consociazioni botaniche, risparmio idrico, lotta integrata). Scarabei, coccinelle, ragni, api, farfalle, sirfidi, bruchi, ma anche lucertole, rane, uccelli, topolini e piccoli mammiferi si muovono tra mucchietti di compost, cortecce, buche nel terreno, tronchi e sassi allestiti lungo il percorso, in un ciclo vitale che cambia e si rinnova in continuazione.
Con il nostro team abbiamo plasmato le linee del giardino e poi ideato le tane di mammiferi, insetti e uccelli, realizzandole con le nostre mani a Monza con materiali completamente naturali recuperati dai nostri giardini (rami di salice e noccioli, muschio, fibre di graminacee essiccate, fibra di cocco), per un progetto e una realizzazione completamente Made in Italy.
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CHI SIAMO
Dietro Lefty Gardens ci sono due progettisti lombardi, Davide Cerruto e Walter Coccia, che nel 2014 hanno fondato uno studio di architettura del paesaggio con l’intenzione di portare avanti la loro personale idea di giardino e di paesaggio: forte progettualità, ricerca del bello e basso consumo di risorse sono i tre concetti fondanti che da 10 anni caratterizzano in modo trasversale i loro lavori, che siano terrazze, ville, parchi, cascine o giardini pensili.