Fa sentire più sereni e migliora la produttività. Non solo: scopri perché la natura mette tutti d’accordo, anche sul lavoro.
L’attenzione al verde aziendale è sempre più diffusa. Questo interesse è in linea con un trend in crescita dopo la pandemia, quello della riscoperta dell’importanza della natura e del contatto con le piante. Se in passato, infatti, gli ambienti lavorativi venivano progettati per rispondere a esigenze di praticità e ottimizzazione degli spazi, oggi si sono fatti avanti bisogni nuovi sia dal punto di vista del management sia da quello dei dipendenti.
In particolare, oggi siamo tutti più consapevoli di quanto sia importante un ambiente di lavoro sereno e salubre, e studi di prestigiose università hanno provato che lavorare in un ambiente disteso e ricco di piante riduce lo stress, migliora il livello di soddisfazione personale e la qualità dell’aria percepita, e in definitiva aumenta considerevolmente la produttività. Questo perché le piante non solo appagano lo sguardo, ma hanno il potere di purificare l’aria e una notevole capacità di fonoassorbenza, dunque riducono il rumore e il riverbero che alla lunga genera stanchezza e disagio in ambienti di lavoro vasti e dispersivi come gli open space. Tutto ciò porta a maggior lucidità e capacità di concentrazione, dunque a maggiore efficienza.
Perché i vantaggi siano concreti, è importante studiare in modo accurato la disposizione degli ambienti. Non basta un vaso accanto alla scrivania ma è necessario ripensare il layout per creare piccole isole o pareti verdi in grado di amplificare l’effetto privacy oggi più apprezzato che mai.
L’Italia è stata meno toccata dal fenomeno chiamato “Great Resignation” (grandi dimissioni) rispetto a paesi come gli Stati Uniti, dove un numero consistente di lavoratori ha deciso di abbandonare il proprio posto, ma non c’è dubbio che tra le ragioni di chi si è deciso per il “gran rifiuto” ci fosse anche l’insoddisfazione per posti di lavoro soffocanti e poco accoglienti, decisamente poco attrattivi in tempi pandemici e post pandemici.
Questo fenomeno ha innescato una riflessione anche in Italia. Anche da noi è tempo di tornare ad avvicinarsi alla natura, e per farlo non bisogna necessariamente mollare tutto e trasferirsi in un remoto paesino di montagna. Possiamo riportare la natura nelle nostre città, se lo vogliamo, un giardino alla volta, un terrazzo alla volta. Ogni piccolo angolo naturale è un modo per migliorare la qualità della vita urbana e frenare il cambiamento climatico.
Dunque il verde aziendale può mettere d’accordo le esigenze di chi desidera lavorare in un ambiente più tranquillo, bello e accogliente – potendosi magari concedere la pausa pranzo circondato dal verde anche se il parco pubblico è lontano – e le esigenze delle aziende che puntano a migliorare la produttività e ad attrarre talenti tra le proprie fila.
Gli esempi di giardino aziendale sono moltissimi in Italia e nel mondo, così come sono molte le possibilità di intervento. Chi ha la fortuna di avere a disposizione uno spazio esterno può creare un giardino dove dipendenti e collaboratori possono fare una pausa in un ambiente rilassante, ma anche incontrarsi per riunioni e colloqui; le possibilità sono infinite e vanno dal giardino sensoriale, in cui profumi e consistenze guidano il visitatore in un percorso piacevole e benefico anche per l’umore, all’orto aziendale, alla cura di arnie di api. Chi invece non ha un “vero giardino” può realizzare un giardino pensile sul tetto, sul terrazzo o sulla copertura di box e magazzini, un giardino verticale o una parete verde. Con una progettazione puntuale anche aree di lavoro comune o mense aziendali possono diventare luoghi più tranquilli e intimi, a tutto vantaggio di chi li vive ogni giorno.
Il segreto per realizzare il verde aziendale perfetto per ogni esigenza? Un’attenta progettazione, che sappia unire le esigenze di tutte le persone che vivono e lavorano negli spazi e sappia esaltare le caratteristiche insite nelle piante e nelle loro combinazioni.